Amref (African Medical Research Foundation), in partnership anche con Casa dei diritti sociali, ha promosso la realizzazione di un nuovo progetto finalizzato a contrastare la violenza di genere e, in particolar modo, le mutilazioni genitali femminili (MGF) nella città di Roma.
Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di avviare nuove azioni di sistema volte a sensibilizzare ed informare le realtà operative, a livello sociale e sanitario, chiamate a prendere in carico le donne a rischio di MGF.
Di fatto, di fronte a tale pratica- considerata dall’Oms una violazione dei diritti umani di cui sono vittime più di 200 milioni di donne nel mondo e che in Italia conta 87 mila donne a rischio, di cui 7600 minorenni- le strutture pubbliche che avrebbero il compito di contrastarla risultano sostanzialmente impreparate e non sufficientemente a conoscenza del fenomeno.
A questa situazione non confortante sul campo fa invece riscontro un avanzato quadro normativo sulla materia, che vede nel nostro paese l’entrata in vigore di disposizioni stringenti di contrasto e lotta al fenomeno, in linea con quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul, che l’Italia ha ratificato circa dieci anni fa.
A questo proposito, ricordiamo che anche la Regione Lazio lo scorso 8 marzo ha annunciato l’intenzione di creare un Help Desk contro le MGF.
Nonostante la sua funzione deterrente, la normativa non si è però rivelata sufficiente a svolgere una reale opera di dissuasione e di contenimento nei confronti di questa pratica. Il motivo di ciò sta nel profondo radicamento culturale e sociale delle MGF nelle comunità immigrate. Lo testimoniano i risultati di uno studio condotto dall’Università Bicocca sul problema. La ricerca ha analizzato le risposte di oltre 2200 donne provenienti dai paesi all’interno dei quali la pratica è maggiormente diffusa e che dimostrano come l’elevato consenso alla perpetuazione delle MGF nasca da un antico costume, che prescinde dai livelli culturali e sociali delle donne coinvolte, a adeguarsi alle tradizioni e alle norme stabilite a livello sociale.
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