Da diversi anni, la scuola riserva la lezione del giovedì mattina alle 11.00 alle sole donne, al fine di trattare – nella didattica – aspetti di loro specifico interesse.
Si trattano così argomenti come la parità di genere, l’accesso ai consultori, la contraccezione, l’interruzione di gravidanza, l’HIV, denunce per maltrattamenti, fidanzamento e matrimonio, separazione e divorzio ecc, chiarendo quello che prevedono le leggi italiane su questi temi.
Questa scelta è nata dalla consapevolezza che la condizione della donna immigrata registra generalmente precarietà maggiori di quelle degli uomini. A situazioni di sfruttamento lavorativo con salari sotto la norma, si aggiungono spesso condizioni estremamente difficili, come nel caso delle numerose badanti, in larga misura impiegate a nero e abbandonate a loro stesse con anziani disabili anche mentalmente. A corredo di queste situazioni, ci sono poi comportamenti familiari che per via di retaggi culturali finiscono per condizionare le donne nei contatti, nelle relazioni, restringendo le frequentazioni alla sola cerchia di connazionali. E’ in quest’ ambito che si possono reiterare, nei casi più gravi, forme di reclusione, imposizioni di matrimoni, fino a pratiche come le mutilazioni genitali femminili.
La collaborazione con “Differenza donna”
A sostegno di questo programma, è nata una collaborazione con l’associazione “Differenza donna”, che durante le lezioni del giovedì affronta i temi citati, fornendo materiale plurilingue, sviluppando discussioni sui temi più delicati, perseguendo intelligentemente iniziative di coinvolgimento anche di coniugi e parenti maschi.
Referenti: Tina Cannavacciuolo, Paola Coltellacci
mail: scuoladiitaliano@dirittisociali.com