Pre-loader
Filippo foto

Filippo: scoprirsi padre allo sportello

Registrare, archiviare, consegnare: sono tutte azioni che ripetiamo ogni giorno con la posta che arriva al nostro sportello. Gestire la corrispondenza per altri, ti porta ad osservare e partecipare agli eventi che riguardano le loro vite. Sono persone che hanno perso la residenza, o la casa o entrambe le cose, che a volte vivono per strada, o in situazioni precarie e temporanee.

Alcuni anni fa d’estate arrivò una ragazza tedesca in cerca di una persona: il suo padre biologico, aveva avviato le pratiche, tramite l’ambasciata, per conoscere la sua residenza in Italia ed era arrivata da noi, perché via Giovanni Giolitti 225 era l’ultimo indirizzo di residenza del Sig. Filippo.

Quando ci vide era disorientata: si aspettava una casa e un citofono e invece aveva trovato la sede di un’associazione. Le abbiamo spiegato quale tipo di assistenza offrivamo per le persone senza dimora.

Dopo aver ascoltato la sua storia, le abbiamo suggerito di scrivere una lettera, che poi avremmo potuto registrare e in seguito consegnare.

Dopo qualche tempo il Sig. Filippo è venuto a ritirare la sua corrispondenza e lo abbiamo osservato, con discrezione, mentre si sedeva per leggere quella lettera, diversa dalle altre nella forma e nel contenuto.

Quello è stato l’esatto momento in cui ha scoperto di avere una figlia e, ovviamente, l’emozione trapelava dai suoi gesti.

Come abbiamo avuto modo di scoprire in seguito, il Sig. Filippo aveva passato la sua giovinezza in Germania, a lavorare in una fabbrica, ed era poi tornato in Italia, dove viveva solo, senza famiglia, in una difficile condizione economica.

Lui era emozionato dalla notizia, non aveva mai saputo della gravidanza, né di essere padre e aveva scoperto a più di settant’anni di avere una figlia.

L’unica cosa che lo tratteneva dal rispondere era l’imbarazzo di presentarsi alla figlia come una persona in difficoltà.

Alla fine il sig. Filippo ha trovato il coraggio di contattare la figlia, e dopo qualche tempo lei è tornata a Roma per incontrarlo e finalmente conoscerlo.

A natale di quell’anno, il 23 dicembre, abbiamo ricevuto una telefonata dalla Germania: il sig. Filippo era a casa della figlia per passare le feste, e voleva farci gli auguri e ringraziarci, e una delle cose che non dimenticherò è la sua voce che mi dice: “signorina, lei non lo sa, ma ho anche una nipote!”.

L’estate dopo sono tornati insieme a farci visita, e per la prima volta abbiamo visto tutta la famiglia riunita, la figlia con il marito e la bambina, e il sig. Filippo, felice e orgoglioso di essere un padre e un nonno.

Filippo: scoprirsi padre allo sportello

La casa dei diritti è anche casa tua

sostienici Diventa Volontario!