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“GIVE ME FIVE – attivare alleanze educative attorno alla scuola”

Area di intervento: Sostegno ai minori, inclusione educativa, contrasto della dispersione scolastica

Periodo : 1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2024

Territorio di intervento: Municipio V Roma

Finanziatore: Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Capofila: Oxfam Italia

Partner: Cooperativa sociale Gea (Veneto), Oxfam Italia Intercultura (Arezzo), Cooperativa sociale Orsa Maggiore(Campania) e Fondazione San Giovanni Battista (Sicilia). Con la collaborazione di Indire.

Destinatari: Minori iscritti alla scuola secondaria di primo grado presso gli istituti aderenti, comunità educante (personale scolastico, enti locali, associazioni territoriali)

 

Descrizione progetto: 

Contesto:

Il progetto GIVE ME FIVE: attivare alleanze educative attorno alla scuola è un progetto di dimensione nazionale che coinvolge 5 territori di 5 regioni italiane: aree urbane di Padova (quartiere Arcella), Roma (Municipio V) e Napoli (Municipalità 9, quartieri Soccavo e Pianura), e di città di provincia come Arezzo (quartieri Saione e Tortaia) e Ragusa (Centro Storico). La dimensione nazionale permette di coprire aree del nostro paese investite dai fenomeni di povertà educativa e dispersione scolastica. Luoghi per molti aspetti diversi tra loro – strutturazione del welfare locale, caratteristiche del mercato del lavoro, attenzione delle istituzioni ai temi della coesione e del contrasto alla povertà – ma al contempo tutti segnati da tessuti sociali variegati e multiculturali, attraversati da crisi e trasformazioni socioeconomiche, strutturali e demografiche, con un sistema socio-educativo e culturale che fatica a prevenire dispersione scolastica e povertà educativa.

Il disagio si registra con l’assunzione da parte dei giovani di atteggiamenti che si possono definire di “nuova” povertà educativa: famiglie mono-genitoriali, monoreddito, separazioni conflittuali, inaspettate difficoltà economiche che il Covid prima, e la perdita di potere di acquisto delle famiglie poi, hanno amplificato, selettività tra pari per estrazione culturale e economica e con sensibili fragilità psicologiche e emotive, che fanno emergere indicatori d’allarme. Per quel che attiene i servizi educativi (educative territoriali, centri giovanili e interculturali, attività di prossimità, Cpia) seppur presente una collaborazione tra scuole e terzo settore, alcune criticità finiscono per de-potenziare l’impatto anche delle migliori esperienze: finanziamenti pubblici frammentati anche quando rilevanti, per la logica del bando annuale e per la mancata interlocuzione tra istituzioni le quali replicano inutilmente i finanziamenti lasciando alcuni bisogni privi di risposte; ma anche per la scelta di giocare sulla quantità delle azioni da sostenere (finanziamenti a pioggia) piuttosto che sull’individuazione di poche priorità su cui investire risorse adeguate.

In continuità con l’esperienza che ciascun partner ha maturato nei propri territori di riferimento sono stati individuate quelle aree delle città dove maggiormente si concentrano problematiche di povertà educativa minorile, disagio socioculturale ed economico delle famiglie, alta concentrazione di popolazione migrante residente e famiglie con livelli di reddito basso o al limite della soglia di povertà. Analogamente le scuole coinvolte che insistono nei quartieri individuati rilevano analoghe problematiche di fenomeni di povertà educativa, presenza di minori con background migratorio, minori in situazioni di dispersione scolastica e fallimento formativo, minori con disturbi specifici dell’apprendimento o bisogni educativi speciali. Il Municipio V di Roma, collocato geograficamente nella periferia est, presenta tra i dati più critici della città rispetto ai livelli medi di reddito delle famiglie e al rischio di esclusione sociale (il tasso di famiglie con minori con reddito sotto il 25mila euro è tra i più alti della Capitale con il 9,8% ). Qui si ritrova anche la più alta percentuale di residenti e alunni stranieri iscritti nelle scuole secondarie (19,6% e 28,6% nelle scuole sec. di I e II grado del V Municipio) e forte presenza di fragilità multifattoriali dei nuclei familiari (Roma Capitale, Annuario Statistico 2022).

 

Obiettivi:

Obiettivo Generale
  • Sviluppare e diffondere un modello integrato di welfare comunitario per il contrasto al fenomeno della povertà educativa e le discriminazioni di genere

 

Obiettivi Specifici
  • Favorire l’accesso all’educazione a beneficio delle categorie penalizzate, marginalizzate ed escluse;
  • Educare al contrasto della violenza di genere

 

Attività:

Il progetto nella sua dimensione nazionale svilupperà azioni di sistema per portare dentro la scuola innovazione didattica e metodologica al fine di intervenire nelle situazioni di maggior rischio di povertà educativa, esclusione anche in una logica di prevenzione di discriminazione legate ai temi di parità di genere che sappiamo oggi essere prioritari. Gli assi si cui si sviluppa il progetto sono 3 macro azioni con relative sottoattività:

AZIONE 1 POLI EDUCATIVI DI COMUNITÀ

1.1. Indagine conoscitiva del fenomeno della dispersione scolastica nelle scuole e aree di intervento del progetto.

1.2. Processo di co-progettazione tra vari stakeholders (scuole e territorio) per analisi e lettura integrata dei bisogni formativi dei minori, famiglie e operatori dei servizi territoriali e individuazione priorità d’intervento.

1.3. Seminario nazionale con scuole e partner per presentazione libro bianco e risultati del progetto

AZIONE 2. PERCORSI DI INCLUSIONE E CONTRASTO ALLA POVERTÀ EDUCATIVA CON LA PRESA IN CARICO DI MINORI

2.1. Attivazione di interventi sperimentali nelle scuole su modello didattica inclusiva e educazione socio emozionale.

2.2. Attivazione delle risorse della comunità locali per arricchire il curriculum scolastico con il contributo e le metodologie non formali per sviluppare senso di appartenenza (percorsi laboratoriali per gruppi classe, realizzazione di uno o più eventi di comunità o azioni di campagne di sensibilizzazione)

AZIONE 3 DIFFUSIONE DELLA CARTA PER LA PARITÀ DI GENERE NELLE SCUOLE

Oxfam Italia ha ideato e creato la Carta della Parità di Genere, uno strumento di autovalutazione che consente a tutta la comunità educante di autovalutarsi sui passi compiuti e da compiere per promuovere la parità di genere in tutti gli ambiti del sistema scuola. L’azione permetterà di sperimentare lo strumento in un Istituto Comprensivo in ogni territorio coinvolgendo il personale scolastico in un processo di formazione pratico laboratoriale, autovalutazione e co-progettazione.

“GIVE ME FIVE – attivare alleanze educative attorno alla scuola”

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