Progetto Roxanne: lotta alla tratta di essere umani
Area di intervento: Lotta alla tratta di essere umani
Periodo: 2000 – 2021
Territorio di intervento: Comune di Roma
Finanziatore: Roma Capitale – Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute
Partner: Parsec Cooperativa (capofila)
Destinatari: Persone che si prostituiscono nel territorio di Roma e/o vittime di traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. Destinatari indiretti sono i clienti, le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale, i servizi per minori e per migranti, le istituzioni locali e i servizi territoriali, la cittadinanza nel complesso.
Descrizione del progetto
Contesto: La tratta si presenta come uno spostamento forzato di una persona con finalità di sfruttamento sessuale o di altro tipo, previo reclutamento. Le potenziali vittime di tratta con finalità di sfruttamento sessuale sono giovani donne, spesso minorenni, poco istruite e provenienti da famiglie povere. I dati sul fenomeno, pur se disomogenei e spesso non coerenti, evidenziano tendenze uniformi: crescente presenza di potenziali vittime anche fra richiedenti asilo; emergere di forme di sfruttamento multiple, spesso con coinvolgimento delle vittime in attività illegali; abbassamento dell’età delle persone trafficate; modalità di relazione trafficante/vittima solo in apparenza meno violente; più complesse organizzazioni di traffico. Il Lazio presenta caratteri specifici dovuti alla rilevanza di Roma e della sua area metropolitana, che esercita una forte attrazione dei flussi di immigrazione e che consente una maggiore mimetizzazione di persone irregolari.
Obiettivi: Obiettivo generale del progetto è sostenere persone che si prostituiscono e/o vittime di traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, sia sotto il profilo della tutela dei diritti fondamentali, sia nell’avvio di percorsi di assistenza, protezione, regolarizzazione e inserimento sociale.
Gli obiettivi specifici sono:
● tutelare e favorire l’accesso all’assistenza socio-sanitaria di tutte le persone (donne, uomini e transessuali) che si prostituiscono nella città di Roma e indirettamente dei cittadini, garantendo l’informazione sui diritti e i servizi fruibili e realizzando interventi finalizzati alla riduzione dei rischi di infezione da HIV e di malattie sessualmente trasmissibili (MST);
● contrastare il fenomeno della tratta e della prostituzione forzata sul territorio del Comune di Roma, svolgendo attività di intercettazione, emersione e identificazione delle possibili vittime, favorendo la promozione dell’autonomia e l’empowerment delle persone prostitute per favorirne la fuoriuscita dai circuiti criminali;
● promuovere una sempre migliore comprensione del fenomeno della tratta di esseri umani e della prostituzione, attraverso il monitoraggio del territorio, la raccolta di dati e informazioni aggiornate e la loro restituzione tramite attività di informazione e sensibilizzazione territoriale;
● contribuire allo sviluppo di collaborazioni tra i soggetti che a vario titolo si occupano di politiche correlate al contrasto della tratta e alla tutela delle vittime, anche al fine di aumentare il livello di sicurezza reale e percepita dei cittadini residenti nelle aree a maggiore concentrazione del fenomeno;
● contribuire allo sviluppo di collaborazioni con i servizi per minori e per migranti, per supportarne lo sviluppo di competenze ai fini dell’identificazione delle potenziali vittime e dell’emersione di casi di tratta e grave sfruttamento;
● sensibilizzare i cittadini – con particolare attenzione ai “clienti” del mercato del sesso – rispetto alla condizione di sfruttamento delle persone che si prostituiscono.
Attività:
1) Servizio di Sportello: lo Sportello è il servizio a bassa soglia al quale giungono le prime richieste esplicite dell’utenza. Il primo colloquio allo sportello costituisce spesso l’inizio di una presa in carico, è utile per fornire adeguate risposte alla richiesta iniziale dell’utente, ma anche per individuare bisogni non espressi;
2) Mappatura dei luoghi della prostituzione, con la rilevazione delle nazionalità prevalenti fra le persone che si prostituiscono in strada;
3) Unità di Contatto su strada con la presenza di un mediatore linguistico-culturale (presentazione del progetto, counselling e/o intervento informativo relativo alla prevenzione, alla riduzione del danno, alla fuoriuscita), servizio di prima accoglienza e reinserimento lavorativo in favore di persone prostituite, vittime di tratta;
4) Progettazione di un Database unico per la rete del Servizio Roxanne, con finalità di gestione operativa, di monitoraggio del fenomeno e dei casi, di definizione di una proposta formativa comune rivolta alle diverse articolazioni del Servizio (Unità di Contatto e Sportello, Case di fuga e Servizio per l’inclusione socio-lavorativa) e agli operatori dei servizi per minori e per migranti.