Pre-loader

Report OIM 2024: migrazione internazionale motore della crescita economica dei paesi in via di sviluppo

Continua a crescere secondo l’OIM il numero di persone che vivono e lavorano fuori dal loro paese, secondo gli ultimi dati disponibili (2020) si tratta di 281 milioni di persone a cui si aggiungono 117 milioni di persone costrette a lasciare il loro paese per conflitti, persecuzioni e catastrofi naturali (dato 2022). Come sottolinea l’OIM il numero di migranti internazionali è in costante crescita: se nel 2000, anno del primo report, i migranti erano 174 milioni, nel 2015 erano saliti a 249 per arrivare, infine, ai 281 attuali.

Insieme al numero dei migranti è cresciuto vertiginosamente il numero di rimesse internazionali, ovvero i trasferimenti di denaro effettuati dai migranti direttamente alle famiglie o alle comunità nei loro Paesi d’origine. Negli ultimi 20 anni il valore in dollari delle rimesse internazionali è salito del 650%, passando da 128miliardi del 2000 agli attuali 800miliardi. Questo dato risulta particolarmente rilevante in quanto dimostra come la migrazione sia un motore economico di estrema importanza per la crescita dei paesi di fascia di reddito medio-bassa, le rimesse internazionali, infatti, risultano più ingenti degli investimenti esteri per la promozione del PIL nei paesi in via di sviluppo.

Il principale paese di destinazione delle rimesse è l’India con un’entrata di 83,2 miliardi di dollari, seguono Cina (59,5), Messico (42,9), Filippine (34,9) ed Egitto (29,6). Per quanto riguarda i paesi da cui, invece, provengono i trasferimenti gli Stati Uniti d’America sono al primo posto con 66,54 miliardi di dollari, poi gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita (rispettivamente 43.35 e 34.60 miliardi) seguiti da Svizzera (29,64 miliardi provenienti principalmente da lavoratori frontalieri) e Germania (22,54). L’analisi sulle rimesse internazionali è di fondamentale importanza per comprendere alcuni elementi chiave dei movimenti migratori e delle dinamiche economiche ad essi legate, l’analisi e lo studio di questi dati possono infatti fungere da indicatori predittivi volti ad aiutare i responsabili delle decisioni ad affrontare al meglio le principali sfide migratorie nel prossimo futuro.

Il rapporto dell’OIM, inoltre, mette in luce come nel corso degli anni è aumentato il divario di genere nella popolazione migrante; dei 174 milioni di migranti del 2000, 88 erano di sesso maschile e 86 di sesso femminile (una differenza percentuale dello 0,12%), oggi sono 146 milioni i migranti maschi contro i 135 milioni donne (rispettivamente il 51,9% e il 48,1%). Di fatto le donne migranti superano gli uomini solamente nelle fasce di età over 60.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica del fenomeno migratorio sono Europa e Asia i continenti che hanno visto l’aumento più importante nel numero di migranti negli ultimi anni. Europa e Asia, infatti, ospitano il 61,3% della popolazione migrante contando, rispettivamente, 86,7m e 85,6m di migranti, segue il Nord America con 58,7m. Guardando invece al livello di incidenza sulla popolazione totale l’Oceania è prima (22% di migranti) seguita da Nord America (16%) ed Europa (12%).

Per maggiori informazioni puoi visitare la pagina interattiva del World Migration report 2024

Oppure puoi scaricare il report completo in PDF

Report OIM 2024: migrazione internazionale motore della crescita economica dei paesi in via di sviluppo

La casa dei diritti è anche casa tua

sostienici Diventa Volontario!