Nei primi quattro mesi del 2024 la rotta Mediterranea centrale si conferma la più mortale d’Europa con oltre 400 tra morti e dispersi, circa l’85% delle vittime totali del Mediterraneo; a riportare i dati UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati.
La rotta Mediterranea centrale risulta tra le più pericolose e mortali al mondo, ma anche tra le più percorse. Da inizio anno sono 16.116 le persone arrivate in Italia. I Paesi di partenza sono principalmente Libia e Tunisia, mentre le nazionalità di origine più comuni sono: Bangladesh (21%), Siria (15%), Tunisia (14%), Guinea (10%), Egitto (6%), Pakistan (4%), Mali (4%) e Sudan (3%).
Da inizio anno marzo è risultato il mese con più arrivi (6.857), segue aprile con 4.700 persone sbarcate. Oltre agli arrivi risultano in calo anche le vittime: ad aprile sono 72 i morti e dispersi ovvero meno del 42% rispetto al mese passato. Nonostante il calo il numero indica che nel solo mese di aprile ci sono stati più di due vittime al giorno.
Questi dati mettono in luce, ancora una volta, come ci sia bisogno di favorire un maggiore accesso alle tratte regolari verso l’Europa e di come sia necessario potenziare e supportare i meccanismi di ricerca e salvataggio in mare, nonché di reclamare l’adempimento ai propri doveri da parte degli Stati europei.